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Progetti 1970 La decisione di spostare l'insieme del Museo Archeologico Profano e Cristiano e del Museo Etnologico Missionario dal Palazzo di S. Giovanni in Laterano all'interno dei Musei Vaticani, indusse l'Amministrazione ad avviare la realizzazione di un edifico molto semplice. A costruzione iniziata, lo Studio venne chiamato dal Governatorato, sotto il pontificato di Paolo VI, per valorizzare il complesso, reinventandolo e modificandolo sotto gli aspetti funzionali, spaziali e ambientali. L'uso del cemento a faccia vista, del mattone tipico degli antichi edifici del Vaticano, della graniglia bruna, di cemento e marmo, della pietra grigia, dell'intonaco bianco di pilastri e volte, della struttura modulare in acciaio e pannelli di legno scuro, quale supporto di opere d'arte, divisioni di spazi, sfondi di opere, sedili, segnaletica, differenzia ed unifica l'insieme. Particolare cura nella collocazione delle opere, nella creazione del terminale su base circolare con i Mosaici delle Terme di Caracalla con la morbida copertura e la veduta che si apre a ventaglio verso la raggiera dei viali dei Giardini Vaticani. Innovativo lo schema del Museo Etnologico con i tre diversi percorsi. Quello normale, che si snoda intorno ai grandi blocchi-vetrine, contenenti i materiali oggetto del secondo percorso per studiosi; ed infine un percorso rapido a metą altezza, che consente una visita velocissima. 1970 A new addition to the Vatican Museums was needed in order to contain the collections located in the Lateran Palace belonging to the Museum Pius Christian, the Gregorian Profane Museum and the Ethnological Missionary Museum. The main characteristics of the new Museum consist in the quality of space, in the use of natural light as a design element for the ancient Roman statues, mosaics and bass-reliefs, and in its relationship with the built and natural elements of the Vatican City environment. |
